Come un edificio pubblico riesce a produrre l´80 % dell´energia che consuma…
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na sintesi del concetto energetico del Reichstag (3 pagine di dati e schemi)
per le scuole
<div class="taxonomy-description"><p>per le scuole invitiamo prima di tutto a visitare il blog<br /> per insegnanti e guide http://berlinofortheschools.wordpress.com/</p> </div>Come un edificio pubblico riesce a produrre l´80 % dell´energia che consuma…
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na sintesi del concetto energetico del Reichstag (3 pagine di dati e schemi)
A prima vista al centro della visita al Neues Museum ci sono gli egizi e la preistoria. In realtá l´oggetto vero della mia visita sono le proiezioni su questi mondi che non solo sono inevitabili (sono così lontani da noi che é impossibile renderli nitidi) ma sono anche strumenti per renderli vivi e affascinanti, anche a chi non grandi conoscenze in merito. Io spazio dalla proiezione piú densa di conseguenze, che é stata quella della civiltá otto-novecentesca fino quelle piú vicine del nostro presente, passando per le suggestioni che continua a sollevare la bellezza enigmatica di Nefertiti e il tono così „cristiano“ del cantico al sole di Echnaton. La proiezione otto-novecentesca ha portato non solo all´istituzione dei grandi musei aperti al pubblico (anche del Neues Museum) con i grandi miti della supposta salvezza della civiltá, ma anche al tragico tramonto di questi miti nei bombardamenti della seconda guerra mondiale, che avevano distrutto gran parte anche del Neues Museum.
Nella ricostruzione David Chipperfield é riuscito a fotografare il flusso impetuoso del tempo, a ricostruire un nuovo palazzo lasciando visibili le rovine in una armonia che richiama una passeggiata in un lapidario (cimitero di rovine) d´agosto… In questa ricostruzione, nell´enigmaticitá e nel fascino dell´eresia di Amarna, nel fascino di massa della „Monna Lisa dell´Egitto“ che é il busto di Nefertiti… Nelle immagini create da Thomas Mann, Friedrich Nietzsche, Jan Assman, Ernst Barlach, Heinrich Schliemann, Arnold Schönberg e Daniel Libeskind…. cerco di far sentire una musicalitá che é quella che viene dalle correnti che suscita il grande vuoto che ha lasciato l´impetuosa ascesa e il drammatico crollo dei miti otto-novecenteschi e prosegue nel magma del contemporaneo. una musicalitá sospesa tra Wagner e Schonberg.
La si puó origliare sullo sfondo, goderla come ogni altra musica senza commentarla. Anche senza sapere molto sulle origini di questa musica. Oppure ci si puó anche lasciar prendere dal vortice della speculazione intellellettuale e concreta; e qui anche chi pensava di conoscere tutto il necessario su questi argomenti verrá a sapere alcune cose nuove . Oppure ancora la si puó semplicemente apprezzare come un modo insolito, vivace e inaspettato di visitare un museo.
Se questo taglio vi affascina é possibile abbinare la visita al Neues Museum a quella di altri luoghi a Berlino: tra i musei prima di tutto il Museo Ebraico ma anche la Nationalgalerie (Arnold Böcklin, Caspar David Friedrich, Karl Friedrich Schinkel…) e altri musei meno noti; ma anche altri paesaggi „wagneriani“ contemporanei di cui il paesaggio urbano di Berlino continua ad essere costellato.
Per maggiori informazioni mandateci una email: infomail(0)senzarete.de
“La neve in Italia é alta fino a lá“ così Anton, il figlio del sindacalista
Johann Schmaus, urlava alzando il braccio teso verso
le SA del suo quartiere che passavano dall’altra parte della strada
“Le torture erano tali che nella cappella si trovavano brani di carne e di cervello e pozze di sangue che trapelavano da sotto la porta” Le tracce invisibili di questi orrori e delle persone che li hanno sofferti o perpetrati sono percepibili in questo piccolo ex carcere, luogo principale della cosiddetta “settimana di sangue” in uno dei piú grandi quartieri di Berlino, Treptow-Köpenick. Lì nel giugno 1933 le SA del quartiere scatenarono una eruzione di violenza contro i nemici politici veri o presunti tali, nel corso dell’ ultima grande purga politica il cui obiettivo iniziale era anche l’estrema destra non nazista e in questo modo il compimento della violentissima presa del potere nazionalsocialista. Un luogo affascinante, ma anche piccolo e quindi non dispersivo, per capire meglio non solo momenti centrali e complessi del mutamento di ogni società ma anche per accostarsi all´esperienza della famiglia Schmaus e di altre persone come noi, anche di chi vive oggi in quel quartiere http://www.gedenkstaette-koepenicker-blutwoche.org/de/geschichte/info-italiano.html
Visita ai luoghi abbandonati piú grandi della cittá
– il lunaparco abbandonato di Plänterwald
– i ruderi della Flakturm Gesundbrunnen,
un grande rifugio antiaereo distrutto solo a metá
con passeggiata all´interno della rovina, tra la parte
solo squassata e quella ridotta in macerie,
http://berliner-unterwelten.de/tour-2.14.4.html
– un´area e un edificio giganteschi (circa 300 ettari
e circa 300.000 m2) che sono oggi è la
Tempelhofer Freiheit, la “libertá di Tempelhof”
e un tempo erano l´ex aeroporto nazionalsocialista
e della guerra fredda, si tratta oggi di una delle
piú grosse aree di sviluppo di sviluppo della cittá.
http://www.tempelhoferfreiheit.de
Visita in una delle zone più in fermento di Berlino, attorno
alla famosa East Side Gallery e la ponte neogotico
dell´Oberbaumbrücke. Ci muoveremo tra bar di spiaggia,
lunapark abbandonati e le promesse neoclassicheggianti
di redenzione sociale (restaurate) dell´ex-Stalinallee e
dell´Hochhaus am Weberwiese, leggendario edificio
degli inizi della Germania Est. Passeremo in mezzo
a piscine galleggianti e vistose opere d´arte
(i grandi Molecule Man in mezzo al fiume che un tempo
divideva Berlino e il mondo) e a ricordi impressionanti
dell´oppressione quotidiana del Muro di Berlino,
tra i grandi graffiti di Blu e il mercatino dell´usato
e il fascino ancora vivo ma ambiguo del Monumento
ai Caduti Sovietici.
Un mosaico veramente variopinto di storia e vita quotidiana,
di tristezza e allegria, del glamour che è rimasto
degli anni del socialismo una volta reale.
Per maggiori informazioni contattateci
I valori / la cittá (in)visibile
Tra poco